Origini  Regate

 "Manifestazioni Veliche"

 

Nel nostro paese, la riscoperta della Vela Latina può ormai vantare una sua storia.  Lo ricorda un vecchio manifesto scolorito della prima regata di Stintino, che riporta la data del settembre del 1983 * 

 Oggi, trascorso oltre un quarto di secolo da quell evento, quando si parla di “Vela Latina” non ci si limita a indicare una tipologia di attrezzatura velica, ma si fa riferimento a un vero e proprio movimento culturale che ha portato al salvataggio, al restauro e al riarmo di tanti scafi da lavoro, per utilizzarli in attività legate al tempo libero. Molte regate della “Latina”, poi, assumono sempre più l’aspetto di feste del mare, nelle quali si celebra la tradizione marittima del Mediterraneo. In tali occasioni si allestiscono mostre fotografiche; dimostrazioni di costruzione di barche tradizionali; mostre di modellismo; esposizioni di libri dedicati al mare.  Il fenomeno della Vela Latina ha conosciuto una significativa espansione anche in termini geografici: oggi si è allargato alla Francia, alla Spagna, al Portogallo, alla Croazia e persino ad un paese che sembrerebbe immune da influenze mediterranee, come la Svizzera. Senza dimenticare nazioni come la Tunisia, dove l’uso di barche armate con questa attrezzatura non ha mai avuto un’interruzione e ancor oggi lungo le sue coste vi sono centinaia di feluche che prendono il mare tutti i giorni per andare a pescare.  Per quanto riguarda l’Italia l’anno che è appena trascorso, oltre ai consueti circuiti di regata, ha visto tutta una serie di novità che riguardano vari e restauri, feste del mare e appuntamenti culturali. Mentre le classifiche delle regate interessano soprattutto gli appassionati, sono proprio le novità di contorno quelle che ci permettono di capire meglio l’evoluzione del fenomeno della “Latina” nel corso di un anno.

* . La Regata con imbarcazioni armate a Vela Latina è nata a Stintino nel settembre del 1983 per iniziativa dei fratelli Piero e Paolo Ajello allo scopo di salvaguardare la flotta locale di vele latine, l’ultima in Italia ad aver conservato le caratteristiche originali di questo tipo di armamento.

Si trattò di un’ iniziativa inedita nel panorama della nautica italiana, e vide la partecipazione di undici tipici Gozzi e Lance del Golfo dell’Asinara.

Nel 1987 e nel 1991 la Regata è stata insignita dal Presidente Francesco Cossiga del "Trofeo Challenge Presidente della Repubblica", e, nel 1998, dalle rispettive cariche Istituzionali, dei Trofei Challenge "Presidente del Senato" e "Ministro della Pubblica Istruzione".

Nel 2004 il Trofeo Presidente della Repubblica è stato rinnovato dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi.  Ospite d'Onore dell'edizione 2004 è stato il Maritime Museum di San Francisco (USA) con la Feluca "Nuovo Mondo", mentre nel 2005 l'ospite d'Onore è stato il Veliero Balear del Consell de Mallorca (Spagna).

 "Nel corso di una sola edizione  le vele latine iscritte sono state oltre 100"

 Nelle regate di Vela Latina gareggiano varie classi che si differenziano per grandezza e per conformazione dello scafo ( poppa tronca o poppa tonda, ad esempio): Lancette, Lance, Guzzette, Gozzi, Velieri, Leudi, Filughe ed altri ancora.

Uno dei temi più discussi dagli armatori e addetti ai lavori è quello della "Regolarità" delle Imbarcazioni iscritte alla Classe Vela Latina:A.I.Ve.L.), " Associazione Italiana Vela Latina " in special modo per le nuove costruzioni.

Il Regolamento, già nei Principi Fondamentali, definisce quale sia la linea che deve ispirare chi si avvicina all’Associazione.

Un’imbarcazione è da considerarsi “Tradizionale” quando la sua costruzione e il suo armamento seguono una tipologia progettuale e costruttiva tramandate nel tempo senza interruzione.

Le imbarcazioni dovranno risultare conformi per progetto, costruzione, materiali utilizzati per lo scafo e l’armamento, manovre fisse e correnti ed altro, a quelle tradizionalmente utilizzate dalle Marinerie minori da pesca e traffico Italiane e Mediterranee in genere, riferite ai tempi in cui la Vela Latina ed il remo erano il solo mezzo di propulsione disponibile.

A questi principi, di per se molto chiari, si vuole affiancare un contributo/proposta diretto agli Armatori, siano essi vecchi o nuovi:

Restaurare o ricostruire imbarcazioni nel rispetto di quanto sopra evidenziato mettendo a loro disposizione un archivio riguardante le principali "Tipologie Tradizionali" d’imbarcazioni documentate del bacino di riferimento dell’Associazione.

Questo perché si vuole assolutamente evitare che qualche armatore, magari poco attento alle semplici ma fondamentali regole di base dell’Associazione, si dedichi alla realizzazione d’imbarcazioni non conformi a quanto previsto, obbligando poi chi di competenza, ad adottare provvedimenti d'esclusione dalla attività di Classe.

Per qualsiasi tipo di informazione, dubbi o richieste contattare:

A.I.Ve.L - Associazione Italiana Vela Latina"

Lo studio delle tipologie è in continuo  ampliamento ed aggiornamento, di seguito quelle sino ad ora disponibili: 

 

Il Battello di Carloforte

La Guzzetta ( Monotipo a Vela Latina)

La Spagnoletta di Alghero

La Corallina Napoletana

Il Gozzo Sorrentino

El Bot de Mallorca

La Lancia Pantesca

Il Leudo Ligure

Lo Schifetto di Carloforte

Il Gozzo Ligure

El Llaùt de Mallorca

El Gussi de Mallorca

Il Canotto di Carloforte

                                     - Giovanni Panella -

                                   - A.I.Ve.L: Associazione Italiana Vela Latina -

                                                                                                                                              

powered by social2s